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Se una farfalla batte le ali a Pechino, a New York si scatena una tempesta

Si tratta del cosiddetto “effetto farfalla” che la letteratura, la meteorologia e la matematica hanno cercato di spiegare fin dagli anni cinquanta.

Quale relazione esiste tra l’effetto farfalla ed il Project Control?

Apparentemente “nessuna”, almeno fino a quando il Project Control continuerà ad essere trattato soltanto in teoria, senza entrare nel merito dei problemi di ordine pratico e senza cercare soluzioni operative che consentano di superarli. La relazione con l’effetto farfalla emerge invece con tutta evidenza quando ci si propone di controllare un Progetto “per davvero”, ed in particolare se questo avviene in contesti aziendali (Enterprise) caratterizzati da un certo livello di complessità.

Un Progetto infatti, per sua natura, ha le caratteristiche di un “piccolo mondo” all’interno del quale, con un “effetto farfalla”, ogni azione propaga fenomeni imprevisti e spesso remoti. Una qualsiasi decisione (sia progettuale, sia realizzativa) assunta nel corso di un Progetto, può avere ricadute non facilmente quantificabili su tutte le variabili che, alla fine, condizioneranno il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

La disciplina del Project Control che dal punto di vista teorico appare semplice, dal punto di vista pratico può presentare difficoltà tali da renderla scarsamente efficace e talora addirittura inapplicabile.

Tra le cause che determinano tali difficoltà, una su tutte è rappresentata dalla fisiologica turbolenza del contesto che caratterizza un qualsiasi progetto: “in ogni momento tutto è in movimento”.

Tale fenomeno si accentua in presenza di progetti nei quali, con l’obiettivo di comprimere i tempi di attuazione complessivi (lead time), vengono condotte in parallelo le tre fasi di realizzazione (engineering, procurement e construction) che si influenzano reciprocamente lungo l’intero ciclo di vita. 

La conseguenza sulle difficoltà di ordine pratico che si incontrano nell’effettuare l’attività di pianificazione e controllo di un Progetto, è costituita dal fatto che un qualsiasi Piano, a breve distanza di tempo non è più rappresentativo di uno scenario che cambia in funzione delle soluzioni progettuali e realizzative che vengono individuate di giorno in giorno, e lo sforzo necessario per adeguarlo ai cambiamenti intervenuti appare spesso insostenibile.

Bridge vi aiuta a risolvere definitivamente questo problema! 

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La società è stata costituita nel 1984 e si è occupata esclusivamente di Project & Construction Management.

Nel 1993 Piemme si è unita in Joint Venture con la Società americana O’Brien & Kreitzberg (leader mondiale nell’attività di Project & Construction Management “puro”) acquisendo dalla stessa le competenze, le metodologie e gli strumenti di supporto più evoluti e collaudati.

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